ALLE SCUDERIE |
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DUE CAVALLI IN PIU' ALLE SCUDERIE "EDO GORI "

Nonostante le disastrose conseguenze provocate dalle alluvioni della settimana, il Quartiere di Porta Santo Spirito non interrompe la propria programmazione del lavoro.
Come stabilito dal Consiglio Direttivo in accordo con la Squadra tecnica, il Capitano Marco Geppetti e il Preparatore Martino Gianni, sono andati in Sardegna alla ricerca di nuovi cavalli da inserire alle scuderie.
Martedì scorso ( 22 Ottobre ) sono arrivati nella nostra struttura 2 nuovi soggetti.
La prima è RUE DU BAC 1830, femmina saura di 4 anni; il secondo è PESTER FALCO INVESTIGAZIONI, maschio/castrone sauro di 4 anni. Entrambi sono di razza anglo araba e sono stati acquistati grazie al contributo determinante delle 2 aziende di cui i cavalli portano il nome.
Un’altra preziosa tessera si aggiunge a questo splendido mosaico rappresentato dal progetto tecnico nato ormai 3 anni fa e che ci ha dato grandi soddisfazioni nel recente passato.

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AGGIORNAMENTO CORSO TAMBURINO |
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A TUTTI I TAMBURI

Mercoledì 06 di nov. solita ora, riprenderà il corso dei tamburini diretto come sempre da i nostri quartieristi Luca Giaccherini e Lorenzo Tofani ........alla fine ci sarà la cena presso il Circolo dei Ghibellini
per info Luca Giaccherini e Lorenzo Tofani
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IL QUARTIERE E LA SOLIDARIETA' |
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UNA FAVOLA BRUTTA. C’era una volta, in paese lontano, una bella famiglia composta da papà, mamma, e tanti fratellini. Tutti erano felici quel giorno, perché in casa era nato un bambino bellissimo, i capelli colore del grano e gli occhi d’acqua di mare. La famiglia era tanto felice e piena d’amore e tutto il villaggio si mise a festeggiare quel bambino perfetto come un angelo caduto sulla terra. Gli echi della festa arrivarono alle orecchie sospettose della Dea Madre di tutti gli dei, la Nefandezza. Come aveva osato un insignificante essere umano sfidare, con la sua bellezza, la inimitabile bellezza divina? Infuriata, la dea decise di punire la famiglia scagliando sul bambino una brutta malattia, il diabete 1, perché il suo percorso fosse più difficile e irto di ostacoli. Non paga, chiamò a corte i suoi figli, Dei e i Deucoli, e decise di farsi aiutare nel suo piano di vendetta. Quando i genitori del pargolo videro che il piccolo stava molto male lo portarono dal pediatra. A quel punto il Dio della Cecità intervenne sugli occhi del medico, che, ordinati gli esami di rito, rispedì a casa il bambino. Il giorno seguente un’impiegata del laboratorio si accinse a leggere telefonicamente al medico gli esiti infausti degli esami, ma in quel momento intervenne il Dio della Stupidità, che scosse il foglio alla donna, la quale lesse la riga sbagliata, comunicando cosi al pediatra che tutto andava ottimamente.
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DAL GRUPPO GIOVANILE |
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LE RADICI PIÙ PROFONDE NON GELANO MAI".
Questo semplice slogan, senza neon o riflettori, sabato sera faceva voltare la gente che passava davanti al Circolo Artistico. C'era chi sorrideva, chi socchiudeva gli occhi, chi ghignava, chi si faceva serio: lo striscione ha fatto il suo lavoro, perché (ci) ha ricordato che, in trent'anni, i giovani al Quartiere ci sono sempre stati, eccome!
Bastava salire gli scalini cosparsi di brillantini dorati e blu e passare attraverso corridoi lussuosi, per vedere una grande sala piena di quartieristi felici e pieni di orgoglio, vestiti eleganti, che si abbracciavano e scherzavano, perché tutti festeggiavano il trentesimo compleanno del Gruppo Giovanile e, quindi, contemporaneamente, i festeggiati erano loro stessi.

Durante la cena di gala, servita dagli impeccabili camerieri del catering Lodovichi che sfrecciavano tra tavoli e sedie di broccato bianco come la Colombina, sono state proiettate le foto più simpatiche e significative dal 1983 al 2013. Non sono mancati i cori e le risate, mentre i coordinatori in carica distribuivano premi come: “Desaparecido”, “Mocassino d'oro”, “Scuderie”, “Kindergarten”, … C'è stato anche il momento, leggermente più serio, dei riconoscimenti ai vari presidenti del GG, seguito dal taglio della torta e dagli ultimi brindisi; poi, la serata si è chiusa in bellezza, con la sala sgombrata dai tavoli e trasformata in una mini discoteca, dove lo staff del Memorabilia mixava luci e musica, pezzi commerciali e tipici della settimana del quartierista, tra bandiere e festoni gialloblu.
A.N.

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